IL LUNGO CAMMINO DEL PLI

Levriero a tre teste. Arte Etrusca del III secolo a.c.
Levriero a tre teste. Arte Etrusca del III secolo a.c.

In epoca storica troviamo nel bacino del mediterraneo, sin dai tempi più antichi, tracce di veltri di taglia piccola.

Secondo John Rendell, questa razza di levrieri risalirebbe ad oltre duemila anni a.C e da allora avrebbe sempre mantenuto la forma attuale. Possiamo oggi, avere la conferma di questa affermazione dopo il ritrovamento, in Egitto, dello scheletro di un piccolo levriero di 5000 anni fa. La forma dell’ossatura di questo scheletro e le sue misure ci provano che già nel 3000 a.C. esistevano dei piccoli veltri. Questa razza fu probabilmente trasportata dall’Egitto in Grecia ed infatti in questo Paese troviamo un levriero di taglia piccola: il cane o levriero di Laconia.

Lo studio iconografico di questo cane ci ha portato a credere che il piccolo levriero italiano non sia altro che una raffinata selezione del veltro di Laconia.

Il cane di Laconia, che nella sua linea è molto simile al grande levriero di Creta, è un cane di taglia piccola e per quanto a volte, lo troviamo nelle raffigurazioni, e soprattutto nelle sculture, più pesante e con gli arti più spessi del piccolo levriero, egli è un levriero di taglia piccola; e nelle sue mosse e nella sua espressione è molto simile al levriero italiano del Rinascimento.

Dallo studio iconografico abbiamo dunque la prova che i cani di Laconia erano piccoli levrieri. Essi furono trasportati dalla Grecia a Roma, dove abbiamo una ricca documentazione su questi cani. Selezionati attraverso i secoli, particolarmente in Italia, sono diventati i piccoli levrieri italiani, unica antica razza di levrieri di taglia piccola.

Come il cane di Laconia ricordava nella sua linea, se anche non nella taglia, il grande levriero di Creta, così il piccolo levriero italiano ha nelle forme e nella sua linea le stesse caratteristiche del grande levriero a pelo raso, quasi esagerandole e  perfezionandole.

Gli arti lunghi e molto sottili, la testa fine e appuntita, il collo lungo e arcuato e la linea inferiore del corpo convessa nella regione toracica, e fortemente concava nella regione addominale, danno a questo cane un , direi quasi, eccessivo complesso di snellezza che è già il carattere dominante di tutti i levrieri.

Questo cane, modello di bellezza e distinzione, benché possa dare all’apparenza l’impressione di fragilità è un cane forte e resistente, instancabile nella corsa, vivace, e di fisico assai robusto.

(M.L. Incontri 1956)